Il cappello è sempre una buona idea, sia per gli uomini che per le donne e ci sono diversi motivi.
- fa compagnia
- nasconde
- rende di carattere un look anonimo
- ti aiuta se sei senza trucco
- è un amico se hai i capelli in disordine (nel caso degli uomini che hanno smesso di sperare dal tricologo, aiuta a coprire la testa che da Ottobre ad Aprile hanno già la prenotazione per la sinusite cronica)
Ci vuole un pizzico di coraggio.
Quel coraggio da 1 euro di noi persone normali, che ti fa fermare al giallo anche se tutti ti danno del
coglione e suonano il clacson, quello che ti fa bussare alla porta del vicino per chiedere un limone, anche se sei a disagio.
Quindi non è difficile, richiede solo un po’ di batticuore. Soprattutto se ne porti uno come quello che ho nella foto di copertina, ammetto che qui faccio a gara con l’ombrellone del lido “Delfino Blu”, ma ad ognuno la sua misura, modello, colore e porzione di faccia di bronzo!
La coppola rende gli uomini così interessanti. Basta un cappotto, scarpe da ginnastica e una coppola. Adesso poi con l’invasione hipter ci pensa la barba a rendere tutto definitivamente misterioso. Un uomo con la coppola è cool e masculo.
Il cappello con la falda è per gente di carattere. Se sei in giro e guardandoti nelle vetrine, decidi che “per-te-è-no”, difficilmente puoi piegarlo e metterlo in tasca. Lo metti e devi tenerlo, che in mano poi dà fastidio. Però ha la personalità della Callas quando disse:
“Paragonare me alla Tebaldi è come paragonare lo champagne al Cognac, anzi alla Coca Cola”
Il berretto di lana è quello utile. Non sono un’adepta delle cose utili, preferisco quelle inutili ma tanto glam. Devo ammettere tuttavia, che la chiave moderna del berretto di lana è tutt’altro che anonima. E poi ora va di moda lo stile Rapper che segue anche chi non sa rappare manco la lista della spesa scritta in Arial 30. E così possiamo andare all’Esselunga col nostro cappelletto nero e la cricca di amici DJ Fede, Guè Pequeno e Marrachesh. YO!
Quella sera Maria Callas andò a cena con Onassis. Aveva un cappellino piccolo, tondo, con la veletta e gli chiese “Ti piace il mio cappello nuovo?”.
Lui rispose “Armonia, tesoro, armonia… O ti metti un cappello più grosso, o ti tagli un pezzo di naso”.
Lei non rispose, e allora io dal basso della mia rozza attitudine all’esuberanza plebea gli rispondo “Sei un volgare cafone, becero, villano, zotico messo accanto ad una perla!”.
E vorrei che rispondesse “Chapeau!”.
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